Prānāyāma
La Scienza Yoghica del Controllo dell'energia vitale
Tiziana Di Marco
12/18/20222 min leggere


Quando si parla di respiro nello Yoga si associa subito al Pranayama, ma il respiro non è altro che un mezzo per il Prâna.
Cos'è quindi il Prâna? E il Prāṇāyāma di cui tanto si sente parlare alle lezioni di Yoga?
Il Prâna è l’energia vitale che anima tutte le forme della vita.
Il Prâna è l’energia che aziona la materia grezza.
Il Prâna è nel cibo, nell’acqua, nella luce del sole, nelle piante, nell'aria. Ovunque ci sia movimento nell’Universo, significa che c’è Prâna.
Il Prāṇāyāma lo potremmo anche definire come Scienza Yoghica del Controllo dell'energia vitale nell’essere umano.
Non basta però respirare per sortire gli effetti del Prāṇāyāma, il respiro può solo creare lo spazio e le condizioni necessarie a far scorrere il prāna.
I Rishi, gli antichi saggi dello Yoga, affermavano che il Prâna può essere immagazzinato e accumulato nel sistema nervoso; e che a sua volta, attraverso il pensiero può essere diretto in parti diverse.
L’utilizzo del pensiero come mezzo che trasporta il prâna nel corpo, rende il Prāṇāyāma anche un processo psichico e fisico.


Se guardassimo gli Ashtanga Yoga Sutra di Patanjali come un percorso a gradini, vedremmo che il Prāṇāyāma è quel ponte che unisce il corpo (asana) alla mente e agli stadi più elevati del nostro essere (Samadhi).
E’ importante visualizzare il prâna, perché l’immagine mentale aiuta il fissaggio all’interno del corpo e il suo assorbimento.
Questa partecipazione della mente si traduce con concentrazione focalizzata "Dharana" e infatti il controllo del respiro è un mezzo importante per acquisire il controllo dei propri pensieri.
Quando la mente e il corpo lavorano all’unisono attraverso il Prāṇāyāma non siamo altro che all’inizio di una meditazione e la sua pratica ci porta, nel tempo, alla meditazione profonda, in cui non facciamo ma siamo.
Quando immaginiamo di assorbire energia luminosa con le narici, aumentiamo la quantità di prâna fissato nel corpo. Quindi adesso ogni volta che respirate provate a immaginarvi così, con l'energia vitale dell'universo che entra in voi portando luce, guarigione e rinnovamento in ogni cellula.


"Non siamo esseri umani che vivono un'esperienza spirituale, ma siamo esseri spirituali che vivono un'esperienza umana."
Anche questa settimana vorrei offrirvi un piccolo esercizio, si chiama Sama Vritti Prāṇāyāma o Respiro Quadrato.
Immagina nella tua mente di disegnare un quadrato e percorrerlo con il tuo respiro. Ogni lato del quadrato rappresenta una fase del respiro che avrà sempre la stessa durata.
1) Inizia con un’inspirazione contando fino a quattro 2) Fai una pausa a polmoni pieni contando fino a quattro 3) Espira contando fino a quattro 4) Fai una pausa a polmoni vuoti contando fino a quattro
E poi ricomincia! Se ti va fammi sapere come è andata ;)

